
Perché Cristo ha soltanto parlato e non ha lasciato nulla di scritto? La parola scritta non tradisce forse la parola detta pietrificandola in strumento di dominio? A Capri, nell’attesa della fine, l’imperatore Tiberio è risvegliato dall’improvvisa apparizione della figlia del poeta Cornelio Gallo, fatto uccidere da Augusto che ne ha distrutto ogni opera. La donna recita a Tiberio il profetico poema del padre su Jeshua di Nazareth, mentre giungono le inquietanti conferme delle parole di Cornelio: la libera parola di Cristo è stata imprigionata nella scrittura.
- Editore: Sperling & Kupfer
- Anno: 2004
- Pagine: 227